ABBANDONA LA STRADA DEGLI ALTRI…E TROVERAI LA TUA

Ho parlato varie volte nei miei video e articoli della vita come “lista della spesa”. Nel mio lavoro vedo molte persone che si sentono “in perenne ritardo” sulla tabella di marcia, con  l’assordante ticchettio dell’orologio biologico che incalza, in perenne confronto con gli amici o i parenti che hanno già lavoro, casa e famiglia, braccati dalle domande moleste di familiari e amici invadenti. Eh già, perché quando ti senti in ritardo su questa tabella di marcia le riunioni di famiglia, o un’uscita con le amiche può diventare un incubo: infatti le classiche domande dei parenti: “insomma l’hai trovato il fidanzato?”, “a maggio si sposa tua cugina, e tu quando?” “ma quando ce lo fai un nipotino?”, sono delle autentiche bombe che scoppiano nel già precario terreno della tua autostima facendoti sentire terribilmente inadeguato e sbagliato solo perché non corrispondi alle aspettative della persona considerata “adattata”.

E così in questo caos di richieste e aspettative non sai più chi sei: tirato da una parte dai desideri altrui e dall’altra da una spinta interna che ti manda in un’altra direzione, che però non è chiara nella tua mente. “Sono sbagliato io a voler vivere la mia vita così?” “Il tempo sta passando e non so cosa fare della mia vita” “E se non trovo un uomo per fare un figlio?” “La mia famiglia vorrebbe che facciamo figli ma a me non va, e se poi me ne pento?”.

E allora, Cosa fare se senti di non essere al punto della vita in cui “dovresti”? Rispondo con questa citazione anonima trovata in rete:

“Qualcuno si è laureato a 22 anni e ha trovato lavoro a 27; qualcuno si è laureato a 27 anni e già aveva un lavoro. C’è qualcuno che è ancora single ed ha un figlio, altri che da sposati hanno dovuto aspettare 10 anni per essere genitori. Ci sono quelli che sono una coppia, ma amano altri, quelli che si amano e non sono niente e chi sta ancora cercando qualcuno da amare. Tutto funziona secondo il nostro orologio: le persone possono vivere solo secondo il proprio ritmo. Può sembrare che i tuoi amici siano più avanti di te o che siano più indietro; però loro si trovano nel loro momento e tu nel tuo. Vivi con pazienza, sii forte e credi in te stesso; non sei in ritardo e non sei in anticipo… sei nel tuo tempo”

Dice Steve Jobs:

“Il tempo a tua disposizione è limitato, per questo non perderlo vivendo la vita di qualcun altro”.

Non ci sono tappe obbligate, traguardi che dovresti raggiungere, c’è solo la tua strada. La vita è tua, e devi viverla in allineamento con ciò che sei e che vuoi. Non cosa vogliono gli altri per te, o cosa desidera la società, sei tu che vivi la tua vita.

“La vita è quella cosa che ti succede quando sei impegnato a fare altri piani”

diceva John Lennon. E infatti il punto è proprio questo. Inutile farsi domande ossessive su che strada dobbiamo prendere,  mossi dalla fretta e dalla smania di sentirci adeguati. Ma adeguati per chi? Per gli altri o per quella parte di noi autentica che ci guida? Più ci ragioni sopra, meno lo comprendi. Ma se attivi la tua guida interiore, allora diventi come gli uccelli migratori, che riescono a volare per migliaia di chilometri per tornare esattamente al nido dell’anno precedente.

Esiste anche in noi  questo navigatore interno, solo che lo abbiamo dimenticato per ascoltare il chiacchiericcio degli altri. L’uccello migratore non si fa il problema se quella strada sia buona o cattiva, non pianifica e non progetta. Qualcosa lo guida, qualcosa che non ha a che fare con la ragione. Perché noi dovremmo essere da meno di un uccello? Più ci sforziamo di dirigerci secondo modelli mentali fatti di luoghi comuni su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato più interferiamo con i processi naturali. Il vero cambiamento avviene quando smettiamo di volerci dirigere, di programmare e progettare, quando ci affidiamo a energie misteriose. La natura trova da sola le soluzioni se non interferiamo. Se giriamo a vuoto, non riusciamo a vedere la direzione giusta e siamo bloccati e insoddisfatti, è proprio perché abbiamo bloccato le nostre risorse, perché  ascoltiamo troppo le voci esterne o perché abbiamo credenze disfunzionali sulle nostre possibilità. Seguiamo insomma sempre i soliti schemi, le solite azioni, gli stessi modi di fare e pensare. Dare un taglio e far pulizia libera le energie creative che aprono nuove strade e nuovi percorsi.

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