A livello di molte religioni, ma soprattutto quella cattolica, si fa molto parlare di “peccato”, “colpa”, “macchia” ecc. E questo ha influenzato tantissimo la concezione di sè delle persone, che nascono con una sorta di “senso di colpa” connaturato, l’intima sensazione di essere sbagliati, difettosi. Insomma un “peccato originale” che fa parte del bagaglio di mali con cui si viene gettati nel mondo.
Ma è veramente giunta l’ora di liberarsi di questo fardello. E’ giunta l’ora di smetterla di sentirsi sempre colpevoli sbagliati, difettati e riconoscere invece la nostra natura divina e illimitata.
Il vero inferno è la disperazione, il vero peccato è la mancanza di speranza.
Quello stato interiore che ci conduce non dentro il profondo dell’anima ma in un buco nero che risucchia tutto, anche la nostra Luce. Perché si, Luce siamo, dalla Luce veniamo, alla Luce torniamo. E il nostro compito è manifestare questa Luce nella vita carnale, perché per questo siamo stati mandati qui: essere testimoni della Luce. E questo al di là di qualsiasi credo o religione personale: non importa che nome si dà alla Luce, quel che conta è che la si manifesti in questo mondo.
Quando si cede alla disperazione, alla sfiducia, all’angoscia, quando si comincia a lamentarsi continuamente, a recriminare contro ciò che ci accade, ecco che le nostre vibrazioni auriche si abbassano tremendamente, e letteralmente smettiamo di “brillare”. E la negatività inizia ad attirare altra negatività.
Se invece siamo centrati, fiduciosi, aperti, se ci affidiamo a quel principio divino universale dentro di noi ci renderemo anche conto che facciamo parte di un qualcosa di tanto più grande, di talmente più grande che mai saremo abbandonati nel tormento. Ma ci dobbiamo credere: se permettiamo al tarlo del dubbio di farsi strada nella nostra mente esso roderà giorno dopo giorno la nostra fiducia.
Ecco perché bisogna restare sempre centrati e fiduciosi che anche il “male” ha un suo scopo nella nostra vita: elevarci a un livello superiore, ASCENDERE a un piano più alto di esistenza. E questo può avvenire solo nelle tribolazioni, non quando le cose vanno bene.
In questo senso, dunque, il “peccato originale” è quello di vedersi come esseri separati dal tutto, il non riconoscere la natura divina che portiamo, il dimenticarla per strada. E da questo non possono che derivarne tanti altri mali: se io non mi riconosco come parte del tutto ecco che non sarò centrato in me stesso, non mi sentirò saldo, forte, fiducioso. Sarò in balia delle maree e delle tempeste della vita, non avrò fiducia che nulla accade per caso e che io faccio parte di un ben preciso “piano divino” e che ho in me un “Sè Superiore” che mi guida e mi ispira quando è il momento. Sarò, in sostanza, come un naufrago gettato nel mondo, senza speranza e fiducia, nella convinzione che tutto ciò che mi accade è frutto di un malaugurato caso o del “fato” che si accanisce contro di me.
E allora, invece di indulgere nel “peccato”, ovvero nella disperazione e nell’angoscia, affidiamoci e recitiamo questa formula che troverete nell’articolo, meglio ancora usando i punti EFT.
Sul punto KARATE, alternando velocemente mano destra e sinistra, andiamo a dire:
- Anche se mi sento sfiduciato, angosciato, tormentato (oppure descrivere il proprio stato d’animo) e non so come venirne fuori, tutto ciò che so è che ho fiducia di poterne uscire
- E lascio andare, lascio andare, lascio andare ogni attaccamento emotivo a questo malessere
- E cancello, cancello, cancello tutti i programmi, tutte le credenze e tutti gli schemi mentali che ad un qualche livello lo alimentano
- E ricevo, ricevo, ricevo le giuste ispirazioni dal mio mondo interiore
Ora sui punti, ricordando di cambiare punto dove vedi le sospensioni
Io sono connesso alla voce della mia anima…io ascolto le sue suggestioni…e lascio andare ogni attaccamento emotivo a tutto ciò che mi allontana dalla mia anima… lascio andare gli attaccamenti… lascio andare le paure…lascio andare i dubbi… lascio andare l’ego…. lascio andare la mente… lascio andare i condizionamenti… lascio andare le aspettative altrui…e lascio andare qualsiasi cosa che mi ostacola in questa connessione con la mia anima …e mi connetto ad essa con ogni fibra del mio essere…connetto ogni mio canale energetico alla voce del mio sé superiore…allineo ogni mia azione alla saggezza superiore a me disponibile…sintonizzo ogni parte di me con la mia anima … E lascio andare ogni attaccamento emotivo con tutto ciò che in me ancora risuona con queste emanazioni della mente… è sicuro e appropriato per me ascoltare la mia anima…imparo a discernere la voce della mia anima da tutte le altre… riesco a distinguere con facilità la voce dell’anima da quella della mente….la lascio risuonare con chiarezza dentro di me….mi sento al sicuro mentre ascolto la mia anima…mi sento in pace mentre sono connesso alla mia anima…mi sento sereno mentre ascolto la mia anima…lascio che arrivino a me facilmente le sue suggestioni ….lascio che la mia anima mi guidi… lascio che la mia anima mi ispiri…lascio che la mia anima mi parli…imparo a decifrare i messaggi della mia anima….e apro ogni mio canale energetico a ricevere le sue ispirazioni…io sono protetto….io sono guidato….io sono ispirato…lascio che le parole giuste da dire e le scelte giuste da fare arrivino a me con spontaneità … tutto ciò che serve arriva a me con grazia, facilità e gioia….
Se non conosci EFT, la più potente tecnica di ristrutturazione delle credenze che esista, personalizzata e inserita nel mio METODO REQ, contattami.
(DOTT.SSA CHIARA PICA)