Nella maggior parte dei casi mi viene chiesto il modo per eliminare, scacciare o mandare via i pensieri negativi. La mia risposta è che semplicemente non è possibile. Lottare contro i pensieri vuol dire rinforzarli a dismisura. Sto facendo vari articoli sui pensieri ultimamente perché un tema molto scottante che va affrontato nel modo giusto. Facciamoci caso: qualsiasi pensieri negativo che facciamo deriva più o meno da un giudizio su qualcosa, qualcuno o noi stessi: “Sono un’incapace, non combino mai niente”; “Non riesco a raggiungere questo obiettivo, cosa c’è di sbagliato in me?”; “Sono timida, non dovrei essere così timida, non vado bene” e così via. Oppure, riferito a situazioni esterne “Non sopporto più questa situazione, ma non so come uscirne”; “Mi piace quest’uomo ma sono sposata non posso provare attrazione per altri”. E così via.
Il tormento interiore, quindi, non è scatenato dai pensieri in via diretta, bensì da due ingredienti che generano insieme un mix esplosivo: il giudizio e la smania di trovare una soluzione.
Ora però non finisce qui: fornirò la spiegazione neurobiologica del perché dare attenzione ai propri pensieri li ricrea di continuo. Quando elaborate un pensiero sviluppate una sostanza chimica. Innescherete nel cervello tutta una serie di circuiti che si attivano seguendo una sequenza specifica. E così si libererà una sostanza chimica che vi farà sentire proprio come stavate pensando di essere. Questo circuito solitamente, funzionando a feedback, o retroazione, andrà ad alimentare sé stesso, facendo si che vi sentiate sempre più in quel modo. A quel punto pensate come vi sentite e sentite nel modo in cui pensate, in un circolo vizioso che si autoalimenta. Un ciclo che va a creare uno “stato d’essere” che diventa cronico. Potrai sicuramente confermarmi che se pensi a qualcosa di incerto nel giro di qualche secondo comincerai a sentirti insicuro e dal momento che inizi a sentirti insicuro si creeranno altri pensieri d’incertezza che ti faranno sentire ancora più insicuro e alla fine avrai più pensieri negativi. E col passare del tempo dirai “io sono un insicuro” e ogni volta che dici “non valgo nulla” indirizzi la tua vita verso un destino. La mente avrà memorizzato quello stato internalizzandolo e stabilizzandolo, esattamente come un programma del computer. Consideriamo ora che quasi il 95% della nostra mente è inquinata da questi programmi disfunzionali. Dobbiamo usare il 5% restante per indirizzarci volontariamente verso pensieri positivi. Ecco spiegato perché finché la vostra mente vive nel passato, nella lamentela ecc continuerà a ricreare continuamente quella roba lì.
Ma i pensieri, a loro volta, sono alimentati da una cultura distorta alla quale apparteniamo e che influenza i giudizi che diamo su noi stessi. Vediamo alcune di queste regole implicite che stanno dietro ai nostri pensieri negativi:
- Se non hai successo non vali niente;
- Se non raggiungi i tuoi obiettivi sei un perdente;
- Se non ti crei una posizione sei un fallito;
- Se gli altri non accettano una tua idea vuol dire che è sbagliata.
- Devi fare quello che gli altri si aspettano altrimenti di giudicheranno male.
- Se vuoi essere amato devi adeguarti alle aspettative altrui
- Se non hai figli sei una donna a metà
- Se non ti sposi o non convivi sei sfigata
E così via potrei andare avanti all’infinito con un mare di regole implicite che condizionano le nostre esistenze:
ESERCIZIO 1
Il primo esercizio quindi è prendere nota di queste REGOLE IMPLICITE che albergano nella nostra mente e per ognuna iniziare a contestarle con argomentazioni contrarie. Cosa ti dice questo pensiero? Per quale motivo pensi questa cosa? Mi è utile pensare questa cosa? Corrisponde alla realtà? Mi serve a stare meglio? E così via con altre analoghe domande.
Ecco un’altra regola implicita: se non l’avete trovata ve la do io. Ci convincono che tutti questi pensieri negativi siano sempre e solo figli di traumi infantili; in realtà non è affatto così. Quello che determina i tuoi pensieri è la tua forma mentis, i condizionamenti mentali che hai incamerato. E questi sono OGGI nella tua mente, e condizionano il tuo PRESENTE. Certo, se hai nella mente questa convinzione limitante che tutto dipenda dal tuo passato la dovremo sprogrammare, ma non è il passato che può essere cambiato. Ogni pensiero, se ci facciamo caso, viene elicitato da certe situazioni: se mi va male qualcosa, se qualcuno mi dice delle cose, se, in generale, mi arriva un certo stimolo dall’ambiente esterno.
ESERCIZIO 2
A questo punto allora allenati a riconoscere QUANDO e COSA ACCADE subito prima che la tua mente inizi a formulare pensieri negativi. Sono le cosiddette SITUAZIONI DI INNESCO. Prendine nota perché ci servirà nell’esercizio 3
Ora, anche se non te ne rendi conto, nella tua mente ci sono dei PROGRAMMI AUTOMATICI DI RISPOSTA. Questi possono essere definiti come dei programmi installati nella mente tali per cui a una determinata situazione segue sempre una determinata risposta automatica da parte mia. Le informazioni nella nostra mente sono infatti organizzate per “vie preferenziali”: se ti dico “dove c’è Barilla” tu rispondi “c’è casa”….se ti dico “galbani” tu mi dici “vuol dire fiducia”. Le nostre risposte di fronte a situazioni impreviste, difficili, o a quelle in cui diciamo “ma perché proprio a me” ecc sono programmate da molto più tempo di quello ce si crede. Questa programmazione la possiamo un po’ vedere come una via preferenziale in una strada: in modo automatico io prendo quella strada per andare a lavoro, senza pensarci; al tempo stesso non mi metto a chiedermi come accendere la macchina e come guidare, o andare in bicicletta anche se non ci vado da anni: semplicemente queste azioni e percorsi sono AUTOMATICI! Il nostro sistema mentale funziona in modo “economico”: ovvero, se ogni volta che compie delle azioni dovesse pensarci su vi sarebbe un enorme spreco di risorse. Ecco perché il nostro cervello impara delle vie preferenziali che gli servano a “risparmiare tempo ed energie”. E fin qui va bene. Finché si tratta di guidare, andare in bici, seguire la strada per andare a lavoro ecc. Il problema è che questi automatismi si instaurano anche nel caso di risposte negative. E così impariamo a buttarci giù di fronte a qualsiasi imprevisto, a dirci “non ce la puoi fare, non vali niente” ecc. L’unico modo per eliminare un programma negativo è SOVRASCRIVERLO. Purtroppo non possiamo fare con la nostra mente come col PC: c’è un programma che non mi piace? Lo disinstallo. No purtroppo. A questo punto per sovrascriverlo devo cominciare a ripetere, all’inizio volutamente, delle azioni e dei pensieri alternativi. È come se dovessi imparare a guidare una macchina col cambio automatico: dovrai ripetere mentalmente e concretamente dei gesti diversi fino a che questi non costituiranno un nuovo programma automatico alternativo a quello precedente.
ESERCIZIO 3
A questo punto si tratta di cominciare a dirti SUBITO cose diverse non appena si presentano le situazioni d’innesco allora prendine coscienza e datti immediatamente delle frasi diverse che tolgano potere al pensiero automatico. Ad esempio ecco alcuni mantra tipici che puoi dirti:
- io sono pronto, volenteroso e capace di affrontare questa sfida
- Tutto quello che accade concorre alla mia evoluzione
- Ho piena fiducia nell’Universo (o in Dio o in chi credo muova le fila degli eventi)
- Se c’è un problema c’è sempre anche una soluzione e arriverà a me spontaneamente e senza sforzo
- Qualunque cosa accada ho le risorse per affrontarlo
- Ogni problema è sempre una nuova sfida a evolvermi
- Difficile, facile, dipende solo da come io definisco ciò che mi accade
- Di fronte a qualsiasi problema attivo tutte le mie risorse, imparo e trovo un modo
- Fallimenti? Errori? non esistono, c’è solo esperienza
- Vado bene così come sono
- Sia quel che sia, non dipende da me
- Non devo dimostrare niente a nessuno
- Sono libero di avere le mie opinioni/essere ciò che sono/fare ciò che desidero anche se non viene accettato
E così via. Mantra come questi azzerano il giudizio ed eliminano la smania d’interventismo che ci caratterizza. Sono questi i due tarli da eliminare. Fatto questo vi accorgerete che i pensieri negativi perderanno sempre più potere. Ripetete queste frasi come delle litanie, fino alla nausea, fino al punto che si attiveranno DA SOLE, IN AUTOMATICO quando si presenteranno situazioni d’innesco. A oggi quando ho un problema mi dico “C’è sempre una soluzione e arriverà a me quando sarà il momento” e non ci penso più. Se ho un pensiero depotenziante sul mio valore mi dico subito “vado bene così come sono” e così via. E lascio fare a qualcosa dentro di me che sa in ogni momento cosa è più giusto per la mia vita.