Buongiorno …. In un precedente post abbiamo visto come ristrutturare alcuni pensieri depotenzianti che possono venire a farci visita. Ma dal momento che la nostra mente è letteralmente INVASA da questi pensieri, della maggior parte dei quali non ci rendiamo neanche conto, divenirne consapevoli è FONDAMENTALE per divenire i PILOTI della nostra vettura e disinnescare il NAVIGATORE AUTOMATICO.
Tutti quei pensieri intrusivi che condizionano le nostre giornate sono il motivo del nostro malessere e quindi dobbiamo identificarli in modo chiaro:
- pensieri generalizzanti: li possiamo riconoscere da avverbi quali SEMPRE, MAI, TUTTO, NULLA ecc. Ad esempio se non riesci a imparare qualcosa dopo averci provato 3 o 4 volte, non dire: “sbaglio sempre”, “non ci azzecco mai”, “sono sempre così”. O ancora se sbagli qualcosa in ambito lavorativo non dire: “ovunque mi trovo faccio disastri”, o “dappertutto combino guai”, “nella mia vita faccio sempre dei macelli”.
- Pensieri profetici: li riconosciamo perché sono rivolti al futuro e predicono scenari infausti: ad esempio “sicuramente andrà male”, “me lo sento che succederà questa cosa” ecc
- Pensieri proiettivi: sono quelli che riguardano la cosiddetta “lettura del pensiero”: “Chissà che starà pensando di me”, “Di sicuro mi sta giudicando male” ecc … Questi pensieri riguardano cose che NOI pensiamo di noi stessi e che proiettiamo fuori di noi PRESUMENDO che debbano pensarlo anche gli altri
- Pensieri di colpa: sono tutti quei pensieri che scattano da una matrice di colpevolezza o di dovere. Ad esempio “Dovrei essere più disponibile”, “Devo lavorare meglio”, “Non sto facendo abbastanza”
Ma quali sono gli elementi che mantengono questi pensieri? Sono tre:
- Il giudizio: giudicare i pensieri, dire “no non va bene”, “è sbagliato” o giudicare sé stessi per avere tali pensieri, come “non vado bene”, “ho qualcosa che non va”
- Il tentativo di combattere contro i pensieri: come conseguenza del punto precedente c’è il tentativo di scacciare i pensieri. Tuttavia quello è proprio uno dei fattori che li rinforza inesorabilmente. Più si tenta di scacciare i pensieri più si rinforzano
- Il tentativo di razionalizzare i pensieri: l’altro elemento rinforzante è dato dal tentativo di spiegare ciò che sentiamo, e questo ci porta a rimuginare all’infinito perché è impossibile trovare spiegazioni logiche su un mondo interiore che non è razionale ma simbolico
Cosa fare allora con questi pensieri? Vediamo i vari passi da fare:
- Inizia a MONITORARE la tua attività mentale in modo da individuare i pensieri depotenzianti. Individuarli subito permette di evitare di seguirli e quindi dargli energia. Se ad esempio hai individuato il seguente pensiero:
Antonio non ha risposto al mio messaggio. Sicuramente ce l’ha con me per qualcosa.
- Contestalo trovando almeno 3 pensieri alternativi e plausibili al pensiero automatico negativo. Ad esempio “Avrà da fare, mi risponderà dopo”, oppure “Se anche ho fatto qualcosa non ne sono consapevole quindi non è colpa mia”. In questo passaggio forzi la tua mente a individuare degli scenari alternativi a quelli generati in modo automatico e limitato dai filtri automatici preesistenti.
- A questo punto fornisci delle motivazioni logiche a supporto dei pensieri alternativi che hai scritto. Ad esempio:
- una persona che ha da fare potrebbe non fare caso a tutti i messaggi che gli arrivano.
- è capitato anche a me di non rispondere a dei messaggi senza che avessi nulla contro quella persona.
ecc…
- Fai caso a come ti senti. Con questi stratagemmi il pensiero automatico negativo e l’emozione associata dovrebbe essere scomparsa.