Come ha fatto notare più volte uno dei più grandi studiosi del mondo immaginale, Jemes Hillmann, è nelle immagini che si manifesta principalmente il nostro mondo interiore. Quando, a seguito della svolta illuminista prima e positivista poi, si è data una preminenza notevole alla ragione piuttosto che al mondo psichico interiore, considerato fonte d’inganni, di futilità e di astrazioni, contrapposto al lucido e chiaro mondo della ragione, è andata anche via via svanendo l’importanza data al mondo delle immagini.

Jung e Hillmann, così come anche altri psicanalisti come la Von Franz, hanno invece portato alla ribalta il mondo delle immagini interiori, che sono considerate una via regia per accedere ai contenuti psichici. La ragione, la corteccia cerebrale prefrontale, filtrano ciò che viene dall’interno in base a schemi, copioni, influenze sociali e familiari che non permettono al puro contenuto psichico di emergere puro e senza contraffazioni.

Io non chiedo mai “descrivimi i tuoi sintomi” come potrebbe fare un dottore.

Semmai chiedo “a cosa ti fanno pensare, che immagini ti evocano?”.

“Se dovessi trasformare la tua ansia in immagini cosa ti viene in mente?”.

C’è una sostanziale differenza. E questo è solo uno dei tantissimi modi con cui possiamo lavorare in immagini. L’uso delle immaginazioni guidate da fare a casa, ad esempio, si rivela uno strumento indispensabile nel mio modo di lavorare. Così come le tecniche di rilassamento, respirazione e meditazione.

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