Molte persone che vengono da me si irrigidiscono sulla sedia quando parlo loro dell’ipnosi. Dietro questa paura si celano spesso delle distorsioni concettuali derivanti da film, libri o finanche show televisivi che trattano l’ipnosi alla stregua di un fenomeno da baraccone. Alcuni temono il pericolo di essere mentalmente manipolati; altri temono che si smuovano delle “forze sconosciute che potrebbero farmi fare chissà cosa”. Ecco, queste sono tutte un mare di baggianate. Il punto fondamentale da aver chiaro è proprio questo: l’ipnosi è modificazione transitoria di stati fisiologici e di sensazioni, di percezioni, pensieri, memorie e comportamenti che permette alla persona di accedere a stati di coscienza altrimenti irraggiungibili con la volontà nel normale stato di veglia. Ma il concetto chiave è che è IMPOSSIBILE che si possa far fare qualcosa a una persona contro la sua volontà: lo dimostra un caso che ebbi in terapia anni fa. Una ragazza che aveva il padre dentista e che stava cercando di seguire le sue impronte studiando odontoiatria. Tuttavia non riusciva a combinare niente di buono: voti scarsi agli esami, fatica a studiare e scarsa concentrazione. Venne da me chiedendomi di fare ipnosi per la motivazione allo studio, per la proiezione nello scenario futuro di lei che faceva la dentista ecc. Tuttavia dopo tre mesi di ipnosi (6 sedute) non si smuoveva niente. Le misi allora il tarlo del dubbio con una domanda provocativa ben precisa, inaspettata e a bruciapelo: “sei sicura di voler fare la dentista?”. E da lì cominciammo a fare un lavoro per la scoperta della nuova immagine di sé che poi nel tempo l’ha portata a tradire le aspettative paterne e a fare ciò che davvero era per lei, ovvero la guida ambientale. Come vedete, dunque, l’ipnosi non può portare una persona a fare ciò che non è nelle sue corde e nella sua natura.
Quindi l’ipnosi non è:
- Una forma di manipolazione mentale
- Una forma di persuasione
- Una perdita di coscienza o di controllo
Invece l’ipnosi è:
- uno stato naturale in cui spesso ci troviamo inconsapevolmente
- una via di accesso all’inconscio per mobilitare le sue risorse
Ecco, vediamo di chiarire insieme questi punti: come già detto l’ipnosi non manipola e non persuade: se una certa realtà non fa parte del mondo interiore del soggetto verrà RIFIUTATA e come tale non darà alcun effetto, come nel caso già illustrato. Non è neanche corretto dire che una perdita di coscienza: il soggetto durante l’ipnosi non dorme (a meno che si addormenti perché ha sonno, ma anche fosse pazienza, dormire non ha mai ucciso nessuno 😀 ) ma entra in uno stato alterato di coscienza nel quale ci troviamo inconsapevolmente un sacco di volte. Basti pensare a quando ci imbamboliamo davanti a una finestra o quando fantastichiamo ad occhi aperti: in quei momenti anche se veniamo chiamati non sentiamo. In quei momenti siamo in uno stato di trance ipnotica transitoria. Nell’ipnosi strutturata invece il processo viene guidato volontariamente dall’ipnotista:
- Nella fase iniziale si verifica un cambiamento dello stato di coscienza con accentuata presenza di onde alfa;
- Successivamente vi è un predominio di onde theta, ovvero quelle onde cerebrali che abbiamo nelle fasi che precedono il sonno (quindi anche di quello dovremmo avere paura?)
- Durante la trance ipnotica l’ipnotista invia all’inconscio dei comandi, definite SUGGESTIONI, che lo portano nella direzione di mobilitare risorse, di far venire fuori lati di sé dimenticati, programmi e schemi mentali funzionali al benessere e così via
L’inconscio, insomma, non si lascia mandare fuori strada da qualcosa che non gli appartiene; l’ipnotista può solo offrire delle suggestioni ma è sempre l’inconscio dell’ipnotizzato a decidere di accettarli o meno.
- Hai mai guidato completamente perso nei tuoi pensieri, al punto di ritrovarti a parcheggiare senza rendersi conto del percorso fatto in auto?
- Ti sei mai perso leggendo un libro o un film, magari commuovendoti anche se sapevi che era sol una storia inventata?
- Ti è mai capitato di essere in un contesto ed astrarti completamente, immergendoti nei tuoi pensieri, senza prestare una reale attenzione a ciò che ti stava attorno?
Ecco, in quei momenti eri in uno stato di trance ipnotica. E, di conseguenza, visto che sono situazioni comuni e che vivi più volte al giorno, sarà ugualmente naturale lasciarti andare all’ipnosi con un professionista del settore.
Ora, c’è anche un’altra considerazione da fare: la paura dell’ipnosi non è altro che paura dell’ignoto. È paura di ciò che non si conosce, paura di perdere il controllo, paura di “mollare la presa”. Se ti riconosci in questa paura beh, è bene che tu prenda atto che noi non controlliamo un bel niente nella vita, se non pochissime cose molto pratiche. In questo caso è bene lavorare su questo aspetto estremamente limitante.
In ogni caso è bene che tu sappia che conserverai sempre e comunque la consapevolezza e sarai sempre e comunque te stesso. Anzi, si può dire che l’ipnosi aiuta la persona a divenire sempre di più sé stessa, e a liberarsi dei condizionamenti (ecco, quelli veri!) ricevuti dall’educazione familiare, dalla società, dalle aspettative esterne ecc. Ecco, in ipnosi non si perde il controllo, non si impazzisce, al contrario si diviene sempre più centrati e padroni di sé.
Insomma l’ipnosi è uno stato molto simile al perdersi nella storia di un film o di un libro, in un luogo in cui sono in grado di ignorare tutto ciò che li circonda.