Dott.ssa Chiara Pica - Mission Life Coach

Dott.ssa Chiara Pica

Mission Life Coach

Cambia le tue credenze e cambierai la tua realtà

IMPARARE A STARE IN PACE CON CIO’ CHE NON SI PUO CAMBIARE

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Quanto tempo sprechiamo a rimuginare? Quante energie buttiamo via nel tentativo di cambiare quello che ci accade? Stare in questo continuo dispendio di risorse vuol dire restare ancorati nel passato e non ci permette di andare oltre. Accettare ciò che non posso cambiare invece ci permette di lasciare andare e guardare avanti verso un nuovo futuro. In molti casi non ci è possibile cambiare ciò che ci accade, ma abbiamo SEMPRE il potere di scegliere e cambiare il modo in cui viviamo, reagiamo e interpretiamo.


La vita è costellata di situazioni che non è in nostro potere cambiare. Anni di cultura “americana” improntata sul concetto del potere personale ci ha fatto credere, in modo distorto, che io se voglio posso cambiare qualsiasi cosa. Ma purtroppo non è così. Non ho un potere diretto sugli eventi. Oggi più che mai ne abbiamo un esempio lampante: la “pandemia” sta avendo pesanti ripercussioni sull’intera società e su ognuno di noi individualmente. Una situazione che nei fatti non possiamo cambiare in via diretta e alla quale  sopravvive solo chi sta riuscendo a ridefinire il proprio mondo sotto altri presupposti, anche a costo di pesanti rinunce.

Qual è il modo consueto di reagire a questi eventi? Solitamente ci arrabbiamo, siamo frustrati, ci sentiamo impotenti, ce la prendiamo col destino o con la persona X di turno alla quale attribuiamo tutte le colpe. Ma questo ci aiuta davvero a sentirci padroni della situazione? 

ASSOLUTAMENTE NO! E allora l’unica strada è quella dell’ACCETTAZIONE. Ma che cosa è l’accettazione? È rassegnazione? È scoraggiamento? È passività in attesa che tutto cambi da sé?

Affatto!

Accettazione non è rassegnazione

Al contrario. L’accettazione significa fare i conti con le cose così come sono, senza lottarci contro. Se la corrente del mare mi porta in una certa direzione io mi lascio portare e non spreco le mie energie a nuotare controcorrente. La rassegnazione  invece è  credere che le cose rimarranno per sempre uguali e che per me non potrà cambiare niente. È una dichiarazione di sconfitta. È la rinuncia ad aprirsi al nuovo che deve venire, anche se non lo conosciamo. Accettare vuol dire imparare da ciò che mi accade e lasciare che faccia evolvere la nostra vita, le nostre scelte. Rassegnarsi vuol dire arenarsi e ristagnare nella recriminazione, nello scoramento e nella depressione.

Accettazione è dover  prendere atto che la realtà è spesso diversa da come me l’ho programmata, è accoglienza del fatto che le cose seguono un corso che io non posso determinare a priori.

Accettazione è quindi anche Lasciare Andare: mollare la presa, mollare le redini, mollare il timone e lasciarmi guidare da una forza interiore che ne sa molto più di me, che in ogni momento mi guida e sa cosa è più giusto per me. Ma accettazione è anche saper lasciar andare una persona, il passato, una situazione a cui restiamo aggrappati tenacemente come la cozza allo scoglio. E vuol dire anche smettere di accusare gli altri o sé stessi per azioni che hanno fatto andare le cose in modo storto. I tanti “Avrei dovuto”, “Avrei potuto”, “Se lui/lei non avesse …” sono solo sterili rimpianto o rimorsi che non ci permettono di guardare oltre e prendere atto che se le cose sono andate così c’è un motivo e lo dobbiamo accettare. 

Accettazione (I) - Alchimistica SATYASVARA

Accettazione quindi significa CAMBIARE SGUARDO: è prendere atto che certe cose, persone, realtà sono al di fuori del mio controllo e quindi spostare le mie energie e la mia attenzione non a quello che non posso cambiare ma a quello che posso pensare/fare di diverso in quella situazione. E’ quindi consapevolezza di ciò che è, delle mie risorse, delle mie possibilità, talenti ecc. E’ quindi questa la domanda giusta da farsi:

In questa situazione cosa posso fare IO per restare centrato, per vivere appieno nonostante tutto, per tornare al mio potere?

Gli antichi lo chiamavano “amor fati”: amare le cose come sono, senza volerle cambiare. Noi moderni ci ritraiamo inorriditi, scambiando tutto questo per fatalismo. È esattamente il contrario. Se fai tacere l’Io che giudica, che interviene e commenta, qualcosa di più profondo in te può guadagnare spazio. Sei tu che costruisci la tua vita, ma non il tu che credi di conoscere: quello sconosciuto che ti crea in ogni istante, il mondo interiore. Tutti i meccanismi di correzione che mettiamo in atto ci allontanano dal benessere, cronicizzano le difficoltà e le elevano a problemi irrisolvibili. Tutti i meccanismi di accoglienza che rispettano ciò che avviene, invece, fanno evolvere le cose e lasciano emergere soluzioni inaspettate

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