Cos’è l’autoaccettazione? Io la intendo come la pietra angolare dell’evoluzione personale. Tutto passa inevitabilmente da questo ingrediente. Senza accettazione non può esistere evoluzione.
Nel precedente articolo (https://www.chiarapica.it/sezione/22883_115389_imparare-a-stare-in-pace-con-cio-che-non-si-puo-cambiare.html) abbiamo visto l’arte dell’accettare le cose che non posso cambiare, cosa è l’accettazione e come fare a raggiungerla.
In questo articolo invece andiamo scoprire l’arte di accettare se stessi.
Si tratta della capacità di di accettare se stessi in modo incondizionato, ovvero accettare come sono e non continuare a immaginare come sarebbe se fossi diversa. Quasi sempre, infatti, quando cerco di lottare contro ciò che sono è perchè ho in mente un modello di come dovrei essere, che però (attenzione!!) non ha a che fare con la mia vera natura ma con ciò che ALTRI O LA SOCIETA’ si aspettano da me. Ecco allora che si ingaggia una feroce battaglia contro le proprie caratteristiche ed emozioni nel tentativo (vano e controproducente!) di estirparle.
VANO, perchè io non posso lottare contro me stesso. E’ IMPOSSIBILE, anche se tanta psicologia spicciola vi fa credere che sia così
CONTROPRODUCENTE, perchè lottando contro sè stessi si potrà solo perdere, ovvero ingigantire a dismisura la portata di ciò contro cui vogliamo combattere.
E qual’è l’elemento che più di tutti mi incastra nella non-accettazione? Il GIUDIZIO!! L’autogiudizio e l’Ipercritica mi tengono imprigionato in un vortice nel quale non potrò mai trovare la mia autenticità. E la cosa bella sai qual’è? Che se tu non ti accetti, con limiti, errori, scelte sbagliate e tutto, non lo faranno neanche gli altri (e se qualcuno invece lo fa, forse vuole una persona diversa da me e quindi è bene lasciare perdere).
L’autocritica spietata ha poi un pericolosissimo e insidiosissimo effetto collaterale: LA PROFEZIA CHE SI AUTOAVVERA! Eh già…perchè se io mi metto continuamente in dubbio e di costello la mia mente di pensieri e aspettative negative quello che otterrò è che tutto questo si trasformerà in realtà. Se io mi dico continuamente che sono sbagliato, fallito, che non vado bene…beh, avrò altissime probabilità di avere ragione! Ricordiamoci che i pensieri rischiano di diventare reali!
Quindi vediamo bene, fino ad ora, che l’auto-accettazione è INDULGENZA, ASSENZA DI AUTO-GIUDIZIO E DI CONTINUA CRITICA. Ma è anche, di conseguenza, un’altra cosa: capacità di PERDONARSI!
Ad esempio in merito a scelte sbagliate o errori, ormai irrevocabili; in questo caso è necessario accogliere e accettare che “com’è andata” è l’unico modo in cui poteva andare per il mio massimo bene e per il livello di evoluzione di quel tempo.
Ma non solo. Auto- accettazione è anche ASSENZA DI PERFEZIONISMO. Ovvero imparare ad essere meno rigidi nel pretendere la perfezione da sè stessi, aprendosi quindi ad accogliere il lato umano delle proprie imperfezioni.
Accettazione vuol dire quindi diventare il miglior fan di me stesso. Devo fare il tifo per me, non per la squadra avversaria, ovvero le voci parassite, le aspettative altrui e i modelli sociali e familiari. Se non lo faccio io, come posso pretendere che gli altri credano in me? Che mi accettano e che mi accolgano se io per primo non lo faccio con me stesso?
Insomma, non potrò mai stare bene davvero se non sono me stesso, se fingo di essere qualcun altro. Magari otterrò riconoscimenti, ma non sarà il me autentico che li riceve, solo la brutta copia di qualcun altro. Quando imparo a dirmi questa frase magica io ho vinto su tutta la linea:
“VADO BENE COSì COME SONO
Anche se ad altri non vado bene; anche se mi criticano; anche se mi giudicano. Io sono io e vado bene esattamente così”. Ecco, se imparo a fare mio questo mantra, ogni giorno della mia vita, io avrò davvero vinto!