La filosofia orientale ci insegna una grande verità che ha un nome: Wu Wei. Letteralmente significa “Fare senza agire”, una specie di attività passiva. Esso ci insegna che i problemi non si risolvono, si superano. Questo “superamento” risulta – come mi rivela oramai sovente la mia esperienza coi clienti – da un innalzamento del livello della coscienza. Quando cioè l’orizzonte della persona si amplia il problema insolubile perde tutta la sua urgenza.

Non viene dunque “risolto” in modo logico ma sbiadisce difronte a un nuovo e più forte orientamento dell’esistenza. Non viene nemmeno rimosso e reso inconscio (così si somatizzerebbe) ma appare semplicemente sotto un’altra luce, e diventa così realmente diverso.
Ciò che a un livello inferiore avrebbe dato adito ai conflitti più selvaggi e a paurose tempeste affettive, appare ora, considerato dal livello più elevato della personalità, come un temporale nella valle visto dall’alto della cima di un monte. Con ciò non si toglie alla bufera nulla della sua realtà, ma non le si sta più dentro, bensì al di sopra.
Che cosa fare quindi per provocare questo processo risolutivo? Il lasciar agire, il fare nel non fare, l’abbandonarsi del Maestro Eckhart Tolle è diventato per me la chiave che dischiude la porta verso la via: bisogna essere interiormente in grado di lasciar accadere. Cosa esattamente? Ciò che sta succedendo dentro e fuori di noi: mi limito a constatarlo e non commento né intervento per correggere. Ho altro da dirmi? No. Semplicemente osservo e constato.
Come dice Jung “𝑳𝒂 𝒓𝒂𝒈𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒐𝒍𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒔𝒖 𝒖𝒏𝒂 𝒗𝒊𝒂 𝒄𝒐𝒆𝒓𝒆𝒏𝒕𝒆, 𝒍𝒐𝒈𝒊𝒄𝒂: 𝒉𝒂 𝒓𝒂𝒈𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒊𝒏 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒆 𝒍𝒆 𝒔𝒊𝒕𝒖𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒃𝒍𝒆𝒎𝒊 𝒔𝒑𝒊𝒄𝒄𝒊𝒐𝒍𝒊, 𝒎𝒂 𝒏𝒐𝒏 è 𝒔𝒖𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒆 𝒈𝒓𝒂𝒏𝒅𝒊 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒊𝒐𝒓𝒊. 𝑬’ 𝒊𝒏𝒄𝒂𝒑𝒂𝒄𝒆 𝒅𝒊 𝒄𝒓𝒆𝒂𝒓𝒆 𝒍’𝒊𝒎𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒆, 𝒊𝒍 𝒔𝒊𝒎𝒃𝒐𝒍𝒐 𝒄𝒉𝒆 è 𝒊𝒓𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆. 𝑸𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒂𝒈𝒊𝒐𝒏𝒆 è 𝒅𝒊𝒗𝒆𝒏𝒕𝒂𝒕𝒂 𝒖𝒏 𝒐𝒔𝒕𝒂𝒄𝒐𝒍𝒐 – 𝒆 𝒂𝒅 𝒖𝒏 𝒄𝒆𝒓𝒕𝒐 𝒑𝒖𝒏𝒕𝒐 𝒍𝒐 𝒅𝒊𝒗𝒊𝒆𝒏𝒆 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 – 𝒂𝒍𝒍𝒐𝒓𝒂 𝒍𝒂 𝒔𝒐𝒍𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒂𝒓𝒓𝒊𝒗𝒂 𝒏𝒆𝒍 𝒎𝒐𝒅𝒐 𝒑𝒊ù 𝒊𝒏𝒂𝒕𝒕𝒆𝒔𝒐”. Ovvero tramite eventi, incontri, accadimenti, emozioni.

E cosa accade osservando? Che si scoprono suggestioni e direzioni. Questo è il Wu Wei, questo è l’agire senza agire: e così facendo possono accadere grandi cose. Non perché le facciamo accadere noi, con i nostri sforzi di condurre la nostra vita verso chissà quale meta: ma perché accadono spontaneamente dal momento che attiviamo lo sguardo giusto.
Per questo, come specifico sovente, io NON RISOLVO PROBLEMI. Se vieni da me e mi porti un qualsiasi problema X io non ti darò alcuna soluzione ma ti chiederò: come ti fa sentire questa situazione? Dove senti nel corpo questa sensazione? E ti porto a scioglierla. La mente non ha niente da dirci in merito.