Mi capita spessissimo di ricevere in studio pazienti con problemi di sovrappeso o obesità. E spesso mi viene chiesto “Perchè non perdo peso nonostante una dieta?”.
A tale proposito è opportuno spendere due parole su come far funzionare bene una dieta. La persona che ingrassa non lo fa senza ragione. ingrassa per vari motivi, tra cui cito i più frequenti anche in base alla mia esperienza clinica:
1. Si mangia per colmare un vuoto affettivo, a volte seguente a una perdita (lutto, separazione, licenziamento ecc…) a sua volta dovuto al fatto che simili eventi vanno solo a scoperchiare il “vaso di pandora”, ovvero fanno venire alla luce un vuoto affettivo ben più antico risalente all’infanzia (cure genitoriali inadeguate, affido a nonni/zii, mancanza di affetto, supporto, gratifiche ecc…)
2. Si mangia per frustrazione: ad esempio in tutti i casi in cui la persona non si senta realizzata nella sua vita, in cui svolge un lavoro non appagante o sente di non aver trovato la sua collocazione nella vita
3. Si mangia per dipendenza affettiva: frequente è il caso di persone, soprattutto donne, che, intrappolate in una relazione tossica che le tiene prigioniere, compensano mangiando alla loro incapacità di uscire dalla prigione
4. Si ingrassa per “riacquistare spazio” che non sappiamo prenderci da soli: frequente anche il caso in cui la persona è incapace di mettere limiti netti alla sua vita, si lascia invadere da pretese e richieste altrui (soprattutto dei familiari) e non fa valere sé stessa. In questo caso il grasso mima quello spazio che la persona non è in grado di riprendersi da sola
5. Si ingrassa per senso d’indegnità: in questo caso la persona si sente indegna e non meritevole. Si vede in tutti quei casi in cui la persona si umilia e si critica, diventando il giudice più spietato di sé stessa.
6. Si ingrassa per reprimere la donna “erotica” dentro di noi: capita sovente che molte donne ingrassino dopo la gravidanza…ci siamo mai chiesti perché?? Non certo solo per fattori squisitamente ormonali. Bensì perché molte donne, dopo aver fatto figli, mettono nell’angolino la donna “erotica” e passionale dentro di sé e si identificano totalmente e completamente nel ruolo di mamme. Attraverso il grasso dunque tentano inconsciamente di reprimere la loro parte femminile
7. Si mangia per eccessivo auto–controllo: la persona iper-controllata, che vuole tenere sotto chiave emozioni, persone e situazioni facilmente potrebbe incappare per compensazione in un problema di peso, essendo il cibo un settore nel quale questo controllo non diventa possibile, per indicare alla persona che sta sbagliando direzione
8. Si mangia per insoddisfazione: relazioni ormai morte, situazioni stagnanti e blocchi evolutivi sono terreno fertile per poter sviluppare, sempre per compensazione, problemi di sovrappeso
Questi sono i principali fattori che ho riscontrato nella mia esperienza di lavoro. In questo senso bisogna stare molto attenti a basarsi SOLO su una dieta restrittiva. Certamente non è quella la via risolutiva. Vi siete mai chiesti perché molte persone non sono in grado di seguire una dieta? Per varie ragioni, ma queste due sono le principali.
· La prima è che inconsciamente si vuole mantenere inalterato lo status quo, perché nei fatti il cibo resta l’unico sfogo di quelle situazioni che ho elencato di sopra
· La seconda è che la dieta è nei fatti una restrizione: e come può la persona sopportare una restrizione se nei fatti il cibo resta l’unica consolazione che rimane di una vita senza respiro, incentrata sui doveri, su relazioni ormai spente e su passioni non vissute?
Quindi le diete seguite come una costrizione portano una grande frustrazione, che facilmente la nostra psiche cercherà di compensare trasgredendo. Questo significa che non sarà possibile seguire bene alcuna dieta se non si affrontano seriamente i fattori emozionali sottostanti che mantengono l’ingrassamento. Quindi una persona che desidera dimagrire veramente dovrà sicuramente essere disposta a mettere in gioco pensieri ed emozioni di sé che concorrono all’aumento di peso.